18 ottobre 2008

INNO

I
Al Martire santo
di Fede assertore
nel fulgid’ammanto
di gloria e splendore
e levasi ardente
devoto fidente
di gloria di vanto
di giubilo un cor.
II
Il Sangue bollente
che rutila ancora
è segno possente
che vive tuttora
che vince la morte
che segna la sorte
qual faro lucente
per ogni fedel.
III
O quanti ti amano
o nostro Patrono
ci tieni per mano
o medico buono
sicura la sorte
ci schiudi le porte
così non invano sarà il cammin.
IV
Di tanti splendori
s’ammanta Ravello
ma rosso tra fiori
è questo più bello;
l’ampolla scintilla
vivente sfavilla
tripudio di cuori
festanti d’amor.
V
Dell’arbor legato
al ramo d’ulivo
se questi seccato
fiorisce giulivo
è segno che bene
sul male che preme
trionfa beato
il nostro destin.
VI
Venisti sull’onde
da lido lontano
le folle gioconde
conobber l’arcano
nel tempio più bello
T’accolse Ravello
che verdi le sponde riflette sul mar.
VII
E qui nostra gente
contempla quel Sangue
con fede cocente
se soffre se langue
Tu buono Tu pio
implora da Dio
con voce possente
per tutti mercè.