18 ottobre 2008

Supplica Indulgenza Plenaria


BEATISSIMO PADRE,

Orazio Soricelli, per grazia di Dio e della Santa Sede Apostolica Arcivescovo di Amalfi – Cava dei Tirreni, dopo aver manifestato i propri sentimenti di comunione gerarchica e di totale devozione verso la Santità Vostra e dopo aver comunicato la filiale dedizione dei fedeli cristiani affidati alle sue cure pastorali verso la medesima (Santità Vostra), assai ossequientemente espone che nella Città di Ravello, della Diocesi di Amalfi – Cava dei Tirreni, fin dall’antichità celeberrima e già innalzata nell’anno dell’Incarnazione del Signore 1086 da Papa Vittore III di felice ricordo all’onore della dignità Vescovile direttamente soggetta al Romano Pontefice, vi è la maggiore chiesa parrocchiale, un tempo cattedrale ed ora ornata del titolo di Basilica Minore, concesso nell’anno di grazia 1918 dal Pontefice Massimo Benedetto XV di veneranda memoria su preghiere del fu ill.mo e rev.mo mons. Ercolano Marini Arcivescovo di Amalfi, dedicata alla Beata Vergine Assunta in cielo, abbellita da una antichissima porta di bronzo e da altre preziose opere in marmo nonché da insigni reliquie, nella quale ed in particolare in un’ampolla posta convenientemente su di un altare adornato è stato custodito per singolare privilegio e con somma venerazione, trasportato da Bisanzio per mare intorno all’undicesimo secolo dalla Nascita del Nostro Amatissimo Redentore da mercanti ravellesi, ed al presente si custodisce il sangue dell’invitto medico taumaturgo San Pantaleone, Patrono eccellentissimo della medesima Città di Ravello, il quale, durante il regno dell’imperatore Massimiano, a motivo della fede cristiana egregiamente professata, ancora giovane, dopo essere stato torturato con vari ed aspri tormenti, essendo stato ucciso decapitato con un colpo di spada il 27 luglio dell’anno del Signore 305 a Nicomedia, dove era nato, legato ad un albero secco che subito, come si racconta, in modo portentoso divenne verdeggiante, fu ascritto nella candida schiera dei martiri, ed invero il suo predetto venerabile sangue, rappreso in somma densità, nell’avvicinarsi del suo giorno solenne festivo, da sé e senza alcun intervento umano, in ciascun anno mirabilmente si liquefa con grande stupore e commozione dei presenti e poi, decorsi alquanti giorni, nuovamente si coagula come prima, e tale illustre prodigio i moltissimi fedeli cittadini e forestieri che sempre lì si recano hanno contemplato e contemplano con cuore devoto, memori e grati dell’efficace aiuto di così grande Protettore e delle grazie da lui continuamente impetrate. Poiché dunque in quest’anno corrente si compie il diciassettesimo centenario dal glorioso martirio del medesimo San Pantaleone, l’Arcivescovo umilissimo orante, prostrato ai piedi della Santità Vostra, assecondando la domanda e i desideri del rev. Arciprete di detta Chiesa mons. Giuseppe Imperato nonché del clero e del popolo di Ravello espressi con grandissimo impegno, col favore anche dell’ill.mo e rev.mo mons. Claudio Gugerotti Nunzio Apostolico in Armenia, Georgia ed Azerbaigian e Vescovo Titolare di Ravello, vivamente supplica e con fiducia implora dalla Santità Vostra il dono dell’Indulgenza Plenaria alle solite condizioni per tutti e ciascuno dei fedeli di entrambi i sessi abitanti e forestieri che avranno preso parte alle funzioni religiose da celebrarsi nella stessa sopradetta chiesa dal giorno 25 del mese di Giugno prossimo venturo fino al giorno 3 del mese di Agosto del corrente anno e che avranno con debito culto onorato il prezioso sangue del predetto illustre San Pantaleone versato per Cristo, affinché si accresca la loro filiale devozione e religione e si aprano per essi in maniera più abbondante i tesori della divina grazia. E Dio etc. Dato ad Amalfi dal Palazzo Arcivescovile il giorno 16 del mese di Maggio nell’anno della recuperata salvezza 2005.



Orazio Arcivescovo di Amalfi – Cava dei Tirreni
Riccardo Canonico Arpino Cancelliere


A seguito della nostra richiesta la Sacra Penitenzieria Apostolica, per mandato del Sommo Pontefice Benedetto XVI, ha concesso l'indulgenza Plenaria alle solite condizioni, per i fedeli che, pentiti, dopo aver celebrato la confessione sacramentale, hanno partrecipato all'Eucarestia comunicandosi con devozione. Questo evento straordinario di grazia, non solo per la nostra comunità e per tutti i devoti di San Pantaleone, ha offerto l'occasione per una sincera conversione dei cuori e per un rinnovato impegno a seguire e testimoniare Cristo Gesù in un mondo che cambia.

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